Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Cicerone
|
De Natura Deorum, I, 118
|
|
originale
|
|
[118] Quid i, qui dixerunt totam de dis inmortalibus opinionem fictam esse ab hominibus sapientibus rei publicae causa, ut, quos ratio non posset, eos ad officium religio duceret, nonne omnem religionem funditus sustulerunt? Quid Prodicus Cius, qui ea, quae prodessent hominum vitae, deorum in numero habita esse dixit, quam tandem religionem reliquit?
|
|
traduzione
|
|
118. E che dire di coloro che nell'idea della divinit? videro esclusivamente un'invenzione dei saggi escogitata per
fini politici, per far s?, cio?, che la religione inducesse a compiere il loro dovere coloro che la ragione non riuscisse a
convincere? Non abbatterono costoro dalle fondamenta ogni religione? E Prodico di Ceo, secondo il quale sarebbe stato
annoverato fra gli d?i tutto ci? che potesse giovare alla vita umana, che cosa propriamente lasci? sussistere della vera
religione?
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|